Alluvione Capoterra, gli ingegneri a confronto: “Urge cambiare strategia”

“Bisogna cambiare punto di vista, dobbiamo ricominciare a pensare che la giusta strategia non sia quella degli interventi singoli come nel passato. Non sono inutili, certo ma devono intervenire altri due concetti: vulnerabilità del territorio ed esposizione delle persone ai rischi”. Lo ha detto Gianfranco Becciu, docente di Costruzioni idrauliche del Politecnico di Milano, intervenuto al convegno-tavola rotonda promosso dalla commissione idraulica dell’Ordine degli ingegneri di Cagliari in occasione del decimo anniversario dell’alluvione di Capoterra che provocò quattro vittime. “Come? Attraverso sistemi di preallarme e organizzazione delle singole persone preparate a gestire eventi che non devono essere più visti come eccezionali”, ha spiegato l’esperto. La strada è anche quella di riparare i danni fatti dall’uomo: “Importante cercare di recuperare le caratteristiche dei territori prima dell’urbanizzazione. Fondamentale la riforestazione e la realizzazione di strutture e infrastrutture resistenti. Bisogna entrare nell’ordine di idee che le alluvioni ci sono e occorre tenerne conto così come accade normalmente per altri tipi di prevenzione. Possiamo fare tanto”. Presenti ai lavori, tra gli altri, anche l’assessore dei Lavori pubblici Edoardo Balzarini e il sindaco di Capoterra Francesco Dessì. “Che cosa ha funzionato nell’ultima alluvione? Bene la rete emergenza e la rete di assistenza della protezione civile con un ottimo livello di efficienza – ha detto Sandro Catta, presidente dell’Ordine degli ingegneri della provincia di Cagliari – e cresce anche l’avvedutezza dei cittadini. Non ha funzionato però la burocrazia: molto è stato fatto in termini anche di stanziamenti. Il problema è arrivare alla fine di lavori e opere: prima di arrivare al collaudo ci vogliono ancora tempi biblici”.

LEGGI ANCHE: Maltempo, l’Ordine degli ingegneri di Cagliari: “Serve programmazione urbanistica”

Diventa anche tu sostenitore di SardiniaPost.it

Care lettrici e cari lettori,
Sardinia Post è sempre stato un giornale gratuito. E lo sarà anche in futuro. Non smetteremo di raccontare quello che gli altri non dicono e non scrivono. E lo faremo sempre sette giorni su sette, nella maniera più accurata possibile. Oggi più che mai il vostro supporto è prezioso per garantire un giornalismo di qualità, di inchiesta e di denuncia. Un giornalismo libero da censure.

Per ricevere gli aggiornamenti di Sardiniapost nella tua casella di posta inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

Related Posts
Total
0
Share