Alcool e droghe, il triste primato dei ragazzi sardi

Binge drinking – ovvero abbuffate alcoliche – e droghe tra i ragazzi: la Sardegna detiene il primato. Nell’era di internet le droghe viaggiano sul web e si acquistano online. Un triste record quello che si è aggiudicato la nostra Isola in questi ultimi anni quando si parla di uso di droghe e abbuffate alcoliche. Secondo l’ultimo rapporto disponibile, lo European school survey project on alcohol and other drugs del 2012, la nostra è la regione italiana dove in assoluto è maggiore la percentuale di studenti che hanno utilizzato droghe in generale, sia lecite che illecite. Per droghe lecite si intende il tabacco: il 28,4 per cento degli studenti ha fumato. Il 3,2 ha invece fatto uso di cocaina. Quando si parla di cannabis, la nostra Isola è al primo posto con il Lazio (24 per cento di consumatori) e con la Sicilia e la Calabria per quanto riguarda i consumatori di eroina (2,4 per cento).

Se prima i consumatori potevano avere difficoltà per reperire le droghe, ora basta una connessione internet e il gioco è fatto. Soprattutto con l’entrata sul mercato di una serie di nuove sostanze ‘ricreative’ costituite da droghe sintetiche (Novel psychoactive substances, Nps). Queste sostanze infatti possono essere consumate come tali oppure per rafforzare le proprietà cannabimimetiche di preparazioni vegetali a basso contenuto o del tutto prive di cannabinoidi naturali (tetraidrocannabinolo, Thc). Le Nps vengono messe sul mercato da organizzazioni criminali usando prevalentemente il web e ‘spacciandole’ come sali da bagno, incensi, fertilizzanti, prodotti naturali, erbe medicinali, etc. In realtà si tratta di miscugli di potenti molecole di sintesi delle quali l’acquirente non conosce l’esatta composizione e molti di questi prodotti vengono preparati artigianalmente in laboratori fatiscenti per poi essere messi in commercio attraverso siti web.

Le Nps cambiano frequentemente in risposta alle tendenze del mercato e dei controlli legislativi, divenendo una sfida importante non solo per le forze dell’ordine, ma anche per la ricerca scientifica che deve garantire un continuo e rapido aggiornamento sugli effetti farmacologici, tossicologici e fisiopatologici di queste nuove sostanze.

“Al primo febbraio 2016 il numero ufficiale di droghe identificate, sequestrate dall’Unione Europea, è pari a 561 – ha spiegato Fabrizio Schifano, professore ordinario di Farmacologia e Terapia dell’Università di Hertfordshire — La mia sensazione è che il numero teorico sia più vicino a un paio di migliaia di molecole diverse”. E ha aggiunto: “Al di là dell’acquisizione che ormai può avvenire online, si ha soprattutto la trasmissione delle informazioni, alcuni studenti hanno una conoscenza delle sostanze chimiche che si avvicina a quella di un docente di farmacologia”.

Per investigare e comprendere gli effetti farmaco-tossicologici, è nata una campagna di informazione pubblica sui danni alla salute delle nuove sostanze psicoattive. Il progetto, promosso dal Dipartimento di scienze biomediche dell’Università di Cagliari, ha lo scopo di approfondire le conoscenze sulle Nps emergenti in Sardegna e in Europa, in modo da studiarne le proprietà e valutare i potenziali danni alla salute causati dal loro uso. È iniziata così una campagna di comunicazione dedicata ai ragazzi delle classi terza e quarta della scuola superiore, svolta non solo da studiosi dell’ateneo cagliaritano, ma anche da professori provenienti dalle università di Ancona, Verona, Firenze, Trieste Herthforshire e dal Cnr. Si articola in quattro appuntamenti, e i seminari si svolgeranno presso i licei Pacinotti e Dettori di Cagliari nel corso dei quali gli esperti spiegheranno ai ragazzi le caratteristiche delle sostanze Nps evidenziandone gli effetti e i rischi di una loro assunzione.

“Uno dei nostri obiettivi futuri è la raccolta di informazioni provenienti dal territorio sardo, per realizzare un Sistema sardo di allerta precoce ed un Osservatorio locale ed aggiornato sull’uso delle Nps”- ha spiegato Maria Antonietta De Luca, ricercatrice dell’Università di Cagliari e coordinatrice del progetto -. Ci consentirà di capire in quali province si consumano di più e chi le consuma maggiormente, così da studiarne le proprietà e valutare i potenziali danni alla salute causati dal loro uso; queste conoscenze forniranno la base per la promozione di un’ampia campagna di informazione a vari livelli, regionale, nazionale ed internazionale”.

Ma tra le cattive abitudini degli studenti sardi non c’è solo l’uso di droghe, infatti l’ultima moda che spopola tra i giovani (sardi in testa) è il binge drinking, letteralmente ‘abbuffata alcolica’. Gli studenti bevitori si aggirano intorno al 37 per cento, con percenutali simili nel Lazio, in Abruzzo e in Balisicata (Espad, 2012). “Le cause di questo primato negativo della Sardegna sono molteplici e di natura non solo economica e sociale ma, possibilmente, anche neurobiologica”, ha commentato Maria Antonietta De Luca. “Noi non conosciamo il meccanismo ma il dato è allarmante – ha detto Gaetano Di Chiara, professore ordinario di Farmacologia della facoltà di Biologia e Farmacia dell’Università di Cagliari e direttore del progetto -. Una caratteristica sia delle droghe che dell’alcol è di dare dipendenza, si può arrivare anche alla morte”.

Monica Magro

L’INTERVISTA COMPLETA A GAETANO DI CHIARA

 

 

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