Vertenza Alcoa, gli ultimi ostacoli prima della cessione a Sider Alloys

Ultimi passaggi cruciali sulla vertenza Alcoa, a cinque anni dalla chiusura dello stabilimento e alla vigilia dell’incontro Governo-sindacati-Regione Sardegna in programma al Mise domani alle 12. Oggi il ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, ha ricevuto gli americani della multinazionale dell’alluminio per sciogliere gli ultimi nodi prima di perfezionare la cessione dello stabilimento di Portovesme a Invitalia e subito dopo alla società svizzera Sider Alloys. A parlare di “ultimi nodi” è stato lo stesso Calenda. Dovrebbe trattarsi, comunque, di ostacoli superabili. Dal vertice di oggi trapela poco, ma si può ipotizzare che abbia riguardato la transazione in corso tra Alcoa e la Cassa Conguaglio finalizzata a ridurre l’ammontare di una multa a carico del gruppo.

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Difficile, invece, che la negoziazione abbia riguardato il costo dell’energia: la legge europea approvata recentemente abbatte gli oneri di sistema, prevede l’approvazione del regime di interrompibilità semplice e prevede la garanzia per un accordo che stabilizzi intorno ai 26 dollari per kilowattora il prezzo dell’energia per tutte le aziende energivore in Italia. “Al limite – ha spiegato un rappresentante sindacale – lo scopo dell’incontro di oggi con Alcoa potrebbe essere quello di ottenere la cessione dell’impianto anche prima dell’intesa finale, prima della chiusura di tutte le partite”. Cosa è accaduto con certezza si saprà comunque domani a mezzogiorno, quando Calenda riceverà i sindacati dei metalmeccanici e la Regione Sardegna al Mise. Il ministro farà il punto della situazione e non è detto che non indichi una data finale per la firma con Sider Alloys. Il tempo stringe. Il presidente della Repubblica sta per sciogliere le Camere in vista delle elezioni politiche di marzo 2018. C’è grande attesa per i mille lavoratori, tra dipendenti diretti e non, molti dei quali già in questo mese dovranno rinunciare agli ammortizzatori sociali.

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