Almeno una cinquantina di operai dell’Alcoa sono partiti stamattina da Portovesme, nel Sulcis, con destinazione Cagliari, sotto il palazzo del Consiglio regionale in via Roma, per una nuova protesta in corso durante la mattinata.
“Ci mobilitiamo ancora una volta a causa del silenzio assordante della politica alla quale chiediamo di attivarsi per
una vertenza che sembrava arrivata ad una soluzione vicina, e per il futuro di un migliaio di lavoratori”, ha spiegato il
segretario di Cisl metalmeccanici Sulcis Iglesiente, Rino Barca.
Venti giorni fa le sigle sindacali avevano incontrato a Palazzo Chigi il sottosegretario alla presidenza del Consiglio,
Claudio De Vincenti, e il viceministro del Mise, Teresa Bellanova. Il tavolo si era concluso con l’impegno del governo a convocarne un altro entro la fine di maggio per comunicare l’esito della trattativa con Glencore, la multinazionale svizzera interessata all’acquisizione dello smelter di Portovesme.
Anche le opere di bonifica che avrebbero dovuto dare un po’ di respiro alle famiglie del Sulcis affamate di lavoro sono al palo. I sindacati attendevano una convocazione entro il 20 di maggio, data entro la quale la Glencore avrebbe dovuto sciogliere le sue riserve e dare la risposta in merito all’acquisizione dello stabilimento.
Ca. Ma.
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