Accordo Gdf-Procura Tempio: alla Caritas la merce sequestrata

Un’alleanza tra legalità e beneficenza consente di destinare 8.000 capi di vestiario alla Caritas di Olbia. È la fase finale dell’operazione di contrasto alla contraffazione portata a termine nel novembre scorso dalla Guardia di finanza di Olbia. Questa mattina si è svolta la consegna ufficiale dei capi da parte dei baschi verdi coordinati dal maggiore Marco Salvagno a don Gianni Sini referente della Caritas cittadina. Alla consegna hanno partecipato il procuratore capo di Tempio Pausania, Domenico Fiordalisi, il generale Bruno Bartoloni, comandante regionale della Guardia di finanza, e il comandante provinciale di Sassari, Antonello Reni.

“Si tratta di un momento molto importante in cui l’esigenza umanitaria si coniuga con quella della giustizia”, ha commentato Fiordalisi sottolineando che la consegna di oggi è la più ingente mai effettuata in Italia. “Gli 8000 capi verranno distribuiti alle persone bisognose dell’intero territorio della Gallura seguendo criteri di equità e giustizia”, ha assicurato don Sini per il quale la donazione giunge in un momento di estrema difficoltà anche per la Caritas, privata quest’anno dei contributi delle istituzioni. Gli indumenti sono stati prodotti in Cina e provengono dal maxi sequestro di 15 mila capi effettuato a novembre. Il materiale era stato sequestrato in 19 attività commerciali gestite da cittadini cinesi in tutta la Gallura perché nonostante le etichette riportassero la dicitura di materiali naturali come lana e cotone, in realtà i capi erano tutti prodotti con fibre acriliche. “Prima di poter essere consegnati – ha spiegato il maggiore Salvagno – gli indumenti hanno subito le analisi di laboratorio che attestano la conformità in materia di salute”.

 

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