Trecento vecchi contatori rubati in un deposito a Quartucciu, un’altra decina in un magazzino a Sassari e per ultimo il furto di apparecchi direttamente nelle nicchie delle abitazioni, fatto avvenuto ieri a Quartu Sant’Elena. Lo denuncia Abbanoa che, in una nota, spiega come l’obiettivo dei ladri sia quello di rimontare i contatori da un’altra parte “con l’illusione che il conto venga pagato dal cliente che ha subito il furto”.
I furti dei misuratori si aggiungono alle duemila denunce per allacci abusivi presentate dall’inizio dell’anno. “Il mercato dell’acqua ‘a scrocco’ registra nuove ingegnose iniziative – denuncia Abbanoa – si sta registrando un’ondata di furti di misuratori che nasconde dietro il maldestro tentativo di eludere il pagamento dei consumi idrici con ‘finti contatori’. In passato si poteva pensare di farla franca grazie alle banche dati degli utenti non certificate e piene di zone grigie e al sistema di piccole e grandi connivenze interne ed esterne alla miriade di gestioni in cui era diviso il servizio idrico.
Abbanoa ha messo un freno a tutto ciò. I nostri operatori – prosegue la nota – eseguono le letture utilizzando uno strumento
informatico (palmare) che dà immediatamente riscontro sull’indirizzo e le generalità del titolare del contatore, oltreché le coordinate geografiche grazie al sistema gps. Per questo motivo, quando viene rilevata l’installazione ‘anomala’ di un contatore che risulta rubato a un’altra utenza, scattano immediatamente le denunce. Abbanoa sta relazionando all’autorità che indaga sulle finalità e sui possibili beneficiari dei furti di contatore”.