A Cagliari matrimoni e unioni civili anche all’aperto o in palazzi storici

Matrimoni e unioni civili: quattro o cinque sedi di particolare pregio storico e artistico e luoghi all’aperto di grande fascino alternativi a Palazzo Bacaredda e alla Municipalità di Pirri per pronunciare il fatidico ‘sì’. Lo ha comunicato l’assessore comunale al Personale e Affari Generali Danilo Fadda nel corso del Consiglio Comunale di Cagliari rispondendo a un’interrogazione del consigliere dei Rossomori, Filippo Petrucci. Petrucci attraverso l’interrogazione ha chiesto l’attuazione del regolamento già proposto da lui e messo in piedi due anni fa che prevede sedi alternative alla sede comunale di via Roma e a quella della Municipalità di Pirri. Perché in effetti, chi si vuole sposare a Cagliari a tutt’oggi non ha molta scelta, può farlo solamente a Palazzo Bacaredda e al Palazzo della Municipalità di Pirri anche se da tempo si parla dell’individuazione di sedi istituzionali alternative destinate alla celebrazione dei matrimoni e c’è anche un regolamento ma di fatto mai messo in pratica. “Entro poche settimana sarà portata all’attenzione della Giunta la delibera che autorizza la celebrazione dei matrimoni al di fuori della casa comunale- ha assicurato l’assessore Fadda rispondendo all’interrogazione di Petrucci – abbiamo individuato, anche con diversi sopralluoghi, sedi di particolare pregio storico e artistico e luoghi all’aperto di grande fascino”.

Saranno quattro o cinque le location alternative alla casa comunale sulle quali le  coppie potranno scegliere di unirsi in matrimonio o unione civile. Non è ancora dato sapere di quali sedi si tratta, l’amministrazione non svela di più perché su alcune sta ultimando le verifiche per accertare l’effettiva disponibilità. “Proprio per la bellezza e il fascino delle sedi individuate riteniamo che si possa sviluppare una nuova forma di attrazione turistica a beneficio dell’economia della nostra città”, ha commentato l’assessore al Personale e Affari Generali. Nel frattempo si stanno definendo anche le tariffe da applicare, che saranno superiori rispetto a quelle previste per i matrimoni celebrati in Comune, anche perché andranno compensati i maggiori oneri cui dovrà far fronte nell’organizzazione della celebrazione dei matrimoni al fuori dalla casa comunale. Si sta comunque pensando a una tariffa agevolata per le coppie di sposi di cui almeno uno è residente a Cagliari. Stesso discorso e condizioni anche per quanto riguarda le unioni civili. “Questa amministrazione ha manifestato da subito una particolare attenzione verso le unioni civili- ha precisato Fadda- anche con scelte simboliche come quella di cambiare la dicitura della targa della sala matrimoni in sala matrimoni e unioni civili, così come la targa degli uffici di via Sonnino”. “Sono molto soddisfatto- ha commentato il consigliere Petrucci- finalmente si è dato seguito al regolamento che io stesso avevo proposto, speravo che si mettesse in atto, è un passo importante nella nostra città sia per i nostri cittadini che per i turisti”.

Monica Magro

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