“A Cagliari con i trattori”

Il Comitato civico No al Progetto Eleonora che si oppone all’iniziativa della Saras ad Arborea minaccia una marcia su Cagliari con i trattori se domani il Consiglio regionale approverà la mozione proposta dal Pd sulle politiche energetiche e sulla possibilità di utilizzo del gas metano.

Il testo ha già sollevato polemiche, soprattutto per una frase: “Nel sottosuolo della Sardegna parrebbero esistere significative riserve di metano che, se confermate, potrebbero garantirne la disponibilità all’intera Isola per i prossimi 25-30 anni”.

“Invece di pensare a elaborare un piano energetico regionale e di vigilare sulle decine di attivita’ speculative che avvengono quotidianamente sul nostro territorio – si legge in un documento diffuso dal Comitato nel pomeriggio – il Consiglio Regionale si trova a dover discutere una mozione il cui unico scopo e’ quello di offrire sponda politica all’iniziativa di un’azienda privata che è stata smontata da tutti i punti di vista: tecnici, scientifici, economici, ambientali e sanitari. Sappiamo bene chi ha proposto la mozione e conosciamo bene chi la appoggia, così come conosciamo chi è sempre stato al fianco della nostra battaglia per la difesa del nostro territorio, della nostra economia, del nostro futuro”.

“Domani mattina- conclude la nota – il Consiglio Regionale dovrà tenere conto anche di questo: il 30 maggio centinaia di trattori erano parcheggiati lungo le strade di Arborea, ma sono pronti a mettersi in moto verso Cagliari“.

Si apre così un baratro tra le migliaia di cittadini che il 30 maggio scorso ad Ala Birdi hanno duramente contestato i vertici della Saras e il progetto di trivellazione nell’area di S’Ena Arrubia e la politica, in particolare con il Partito democratico e con i consiglieri regionali che hanno firmato la mozione (il capogruppo Giampaolo Diana, Tarcisio Agus, Mario Bruno, Lorenzo Cozzolino, Giuseppe Cuccu, Vincenzo Floris, Gavino Manca, Valerio Meloni, Cesare Moriconi, Chicco Porcu, Franco Sabatini, Gian Valerio Sanna e Elia Corda).

“Come se il 30 maggio non fosse successo niente: forse la pensano così i consiglieri regionali che hanno proposto la mozione di  appoggio alle trivellazioni Saras che sarà discussa nell’aula del Consiglio Regionale – si legge ancora nella nota -. Il 30 maggio ad Arborea, per la prima volta in cinquant’anni i cittadini sardi hanno detto chiaramente alla Saras che non vogliono più stare a guardare inermi la devastazione della loro terra, hanno mandato un messaggio chiaro alla politica sarda: le decisioni vanno prese in accordo con il territorio”.

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