25 aprile a Cagliari: l’appello di Anpi per la pace e il dialogo

“Questo è un appello urgente per la pace. Un appello alla civiltà suprema del dialogo, della sua umanità, della sua intelligenza. Leggiamo e apprendiamo di bombe, di grandi eventi nucleari, di raid preventivi. Un irresponsabile e impressionante gioco alla guerra che deve essere subito fermato. Chiediamo con forza alle Istituzioni internazionali, ai Governi del mondo che si metta a tacere l’assurdo di queste intenzioni che porterebbero a effetti disastrosi e di morte già tragicamente vissuti. Facciamo appello alle cittadine e ai cittadini affinché si mobilitino per diffondere il più possibile voci e iniziative di pace, anche in nome della nostra Costituzione che sempre ci ricorda che “l’Italia ripudia la guerra”. Con queste parole l’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia ha celebrato a Cagliari la festa della Liberazione dal nazifascismo: il consueto corteo organizzato dal Comitato 25 aprile è partito alle 10 da via Alghero, ha attraversato la città e ha raggiunto, infine, piazza del Carmine dove hanno preso la parola esponenti di Anpi, rappresentanti di associazioni e movimenti e alcuni studenti antifascisti cagliaritani.

LEGGI ANCHE: La Sardegna ricorda la Resistenza. L’ANPI: “La lotta non è finita”

L’EDITORIALE: Un altro 25 aprile. Ma la Storia adesso ci sta presentando il conto

25 aprile a Padria, il presidente del Consiglio Ganau ricorda Gavino De Lunas

Oltre alla sosta al Parco delle Rimembranze, dove è stata deposta una corona di alloro in ricordo dei caduti, il corteo ha fatto sosta in piazza Emilio Lussu, dove esiste tra le aiuole una targa che ricorda lo scrittore, antifascista e politico di Armungia. “La città ha già avviato un percorso della memoria per ricordare Antonio Gramsci ed Emilio Lussu – ha sottolineato Massimo Zedda, sindaco di Cagliari – abbiamo già riqualificato piazza Gramsci e abbiamo sistemato una targa in piazza Dettori dove Gramsci ha studiato; ora stiamo valutando la possibilità di dedicare un monumento o un edificio storico anche a Lussu”. Per Zedda la lotta al fascismo non si è chiusa settant’anni fa: “C’è un rischio serio per la tenuta dell’Europa, all’indomani della seconda guerra mondiale l’idea fu quella di costruire un’Europa dei diritti, della libertà e della democrazia, e questa idea oggi è in pericolo”.

“L’antifascismo resta un valore fondante della Repubblica italiana, da rilanciare e difendere ancor più oggi, mentre in Europa riemergono pericolose derive estremiste e xenofobe – ha sottolineato Francesco Pigliaru, presidente della Giunta regionale. – Noi non dimentichiamo i tantissimi partigiani sardi che hanno dato il loro contributo alla Liberazione, donne e uomini che hanno lottato per il loro Paese e che devono essere modello per i nostri ragazzi, ancora oggi. È nostro dovere coltivare la Memoria, raccontare quello che i nostri padri raccontarono a noi e i nostri nonni hanno vissuto, trasferire ai nostri figli l’amore per la libertà, che non è scontata, né acquisita, che va difesa ogni giorno e rivendicata per tutti i Popoli, anche per chi cerca in Europa una vita migliore. Dobbiamo aprirci all’esterno, dobbiamo combattere la tendenza a chiuderci negli egoismi nazionali. Egoismi che hanno generato le tragedie della storia, anche quelle del Novecento”.

 

“Un anno fa in questo stesso giorno abbiamo chiesto verità per Giulio Regeni – ha sottolineato Marco Sini, presidente del Comitato organizzatore – proprio ieri  abbiamo assistito alla liberazione del documentarista Gabriele Del Grande detenuto illegalmente in Turchia ma non possiamo non pensare ai tanti oppositori politici e giornalisti incarcerati dal fascista Erdogan. Ecco, sono questi i fascismi contro cui dobbiamo ancora combattere con gli stessi valori che hanno ispirato la Resistenza”. Dopo Sini, sul palco di piazza del Carmine hanno preso la parola quattro giovani cagliaritani tra cui Corinna Raimondi e Mauro Tunis, tesserati dell’Anpi, che hanno ricordato il partigiano sardo Nino Garau e la necessità di combattere ancora oggi contro xenofobia e discriminazioni.

La città di Cagliari, come ricordato più volte durante il corteo, ha ricevuto la medaglia al valore militare per la guerra di liberazione. Alla manifestazione hanno partecipato un migliaio di personei; tantissime le bandiere arcobaleno della pace.

Francesca Mulas

Diventa anche tu sostenitore di SardiniaPost.it

Care lettrici e cari lettori,
Sardinia Post è sempre stato un giornale gratuito. E lo sarà anche in futuro. Non smetteremo di raccontare quello che gli altri non dicono e non scrivono. E lo faremo sempre sette giorni su sette, nella maniera più accurata possibile. Oggi più che mai il vostro supporto è prezioso per garantire un giornalismo di qualità, di inchiesta e di denuncia. Un giornalismo libero da censure.

Per ricevere gli aggiornamenti di Sardiniapost nella tua casella di posta inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

Related Posts
Total
0
Share