Proiezioni/Percezioni: a San Sperate la fotografia scende in strada 

Qual è lo spazio espositivo giusto per la fotografia? Le candide pareti di una galleria, o il religioso silenzio di un museo? Magari una grande libreria o un locale pubblico spazioso. Oppure le pagine di un libro o di un catalogo…E se invece fosse la strada lo spazio più adatto a raggiungere la gente, dove la fotografia si insinua fra i riti quotidiani delle persone, si mostra nei luoghi del loro passaggio anziché aspettare la loro visita?

Quando poi parliamo di un paese-museo come San Sperate è normale che l’arte scenda in strada, fra la gente, si faccia portatrice di messaggi e di metafore, si lasci guardare per essere compresa, per emozionare o, semplicemente, farsi ammirare. Appare quindi coerente e naturale l’operazione di Noarte che inaugura e apre la galleria multimediale Corto Circuito di via Concordia. Una galleria a cielo aperto situata nel centro storico di San Sperate, già in passato fulcro di interventi del movimento culturale del paesemuseo.

Le cinquanta immagini sono state donate da artisti di tutto il mondo e, in vari modi, contengono una riflessione su tematiche attuali e fertili spunti di proiezione per il futuro. A queste si sono aggiunte le installazioni prodotte da due artisti di San Sperate, Mauro Cabboi e Giacomo Zucca con le sonorizzazioni di Carlo Addaris.

Più per scelta che per necessità si e’ deciso, come consueto, di portare le immagini e le installazioni nello spazio pubblico, sulla strada. Individuati una serie di vuoti urbani, per l’assenza in seguito alla demolizione di alcuni vecchi edifici, e’ stato realizzato l’allestimento che valorizza questi spazi e che li mette in luce. Da qui nasce l’attuale esposizione intitolata Proiezioni/Percezioni che, soprattutto di notte, offre suggestioni uniche e nuove chiavi di lettura per una fotografia che apre squarci di luce a rompere, anche metaforicamente, l’oscurità e l’indifferenza.

Le installazioni hanno 5 temi distinti:

FRAGILITÀ, con le immagini di: Mare Saare, Massimo Carnicella, Maurizio Aresu, Rosi Giua,

Attila Kleb, Joseph Barbara, Tetiana Shuliak, Zilamar Takeda.

IDENTITÀ, con fotoi di Adriano Moneghetti, Salvatore Ligios, Rosi Giua.

IL SÈ E GLI ALTRI, con l’installazione di Mauro Cabboi e Giacomo Zucca con alcune foto di Rosi Giua.

ACCOGLIENZA E NUTRIMENTO con le immagini di Francis Galea, Hajana Marte’s, Jozef

Sedlak e Liviu Epuras.

L’allestimento stradale luminoso,  fa parte di un progetto piu’ ampio, STRALUCE, ideato alcuni anni fa dal light designer Giovanni Melis, e che Noarte supporta da tempo e periodicamente rinnova. La galleria è fruibile tutti i giorni 24 ore su 24, mentre le proiezioni sono visibili ovviamente solo durante la notte, dalle 18 alle 22 sino al 28 febbraio 2016.

L’obiettivo e’ quello di rinnovare periodicamente le opere in esposizione secondo tematiche ben specifiche. La strada diventa quindi spazio espositivo, galleria permanente, luogo d’elezione per l’arte che scende fra la gente a portare i suoi messaggi, a coinvolgere e smuovere le coscienze a stimolare riflessioni, agitare emozioni, illuminare il cammino.

Enrico Pinna

Crediti: Le foto della mostra sono state fornite da Rosi Giua ad eccezione della 5 e della 10 tratte dal comunicato stampa di NOARTE.

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