Pieces: i luoghi dell’inconscio 

Ha viaggiati senza sosta visitando posti sconosciuti, luoghi abbandonati, profonde voragini sotterranee, attraversando paesaggi in bilico fra sogno è realtà. Ha esplorato le atmosfere provvisorie dei tempi sospesi, quando il mare attende la tempesta o nei crepuscoli, quando il giorno cede alla notte, in quell’attimo irripetibile in cui la luce si colora di buio.

Ora Fabio Piccioni, ospite tante volte di questo blog, si avventura in un nuovo viaggio dove il paesaggio si riempie di nuovi segni, ci rivela nuove metafore. Il suo ultimo lavoro, ‘Pieces’ è in mostra sino al 21 gennaio al Bar Florio in via San Domenico 90 Cagliari. Sono esposte dieci immagini stampate in grande formato dove il paesaggio si arricchisce di nuove emozioni, dove i luoghi raccontano nuove storie.

«Fabio Piccioni — scrive il curatore Giacomo Pisano — è capace di farci immaginare mondi lontani seppure a portata di mano. Una realtà velata di sogno quella di Pieces, che richiama i pittori Romantici e certe suggestioni care ai Pre-Raffaelliti per quanto riguarda la gestualità».

Così il viaggio nei luoghi, caro al fotografo, diventa un viaggio nell’inconscio. Nei suoi paesaggi compare la presenza umana, il luogo si popola di figure femminili che affiorano da abissi sconfinati per catturare l’occhio senza mai catturare la scena, rimanendo tenui e discrete protagoniste senza mai ingombrarla.

«La donna — continua il testo di Giacomo Pisano — è parte dello spettacolo naturale e ne diviene simbolo senza indulgere sull’aspetto estetico quanto invece assurgendo a icona. Il segno dell’uomo sull’ambiente è leggero, armonico, discreto e mai invasivo. La forza di queste immagini risiede nella capacità di parlare silenziosamente, senza mai gridare, un abbandono consapevole».

Le immagini di Fabio Piccioni ci immergono in un mondo fantastico, sospeso, onirico, dove la natura disegna sfondi straordinari e il fotografo traccia delicate metafore di una creazione mai così evidente. Le donne diventano divinità immerse in uno scenario che rende ancor più misteriose ed evidenti le suggestioni di un paesaggio che non ti aspetti, di un racconto dalle mille trame.

Enrico Pinna

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