MENOTRENTUNO 2016, giovane fotografia dal mondo

C’è un fiume che ogni due anni si ingrossa, rompe gli argini e invade impetuoso le strade dell’isola. Un fiume di giovane fotografia che, con la rassegna Menotrentuno, sommerge la Sardegna con un alluvione di mostre fotografiche in ogni angolo dell’isola. Un alluvione che non fa danni, anzi, rinfresca la mente e aiuta a comprendere l’universo giovanile.

L’associazione culturale Su Palatu_Fotografia promuove Menotrentuno V, rassegna fotografica internazionale dedicata a professionisti dell’immagine che non superano i 31 anni. Quest’anno l’argomento d’indagine si concentra su “Terramadre – Homeland”, concetto complesso da tradurre in un’unica parola. Di quanta “terramadre / homeland” ha bisogno oggi un giovane? Su questa domanda si sviluppa l’intrigante rassegna fotografica. Con la direzione artistica di Salvatore Ligios e Sonia Borsato, l’edizione 2016 è articolata in 15 mostre che coinvolgono paesi e città isolane disegnando una sorta di “mappa fotografica” che abbraccia tutta la regione.

Dal 20 luglio al 7 agosto 2016, SASSARI Palazzo della Frumentaria NIELS ACKERMANN  (Svizzera) con L’angelo bianco. Per tre anni, ho fotografato i giovani di Slavutych, la città più giovane dell’Ucraina nata dalla catastrofe di Chernobyl. La vita di Yulia, diventa il paradigma di tante vite in una città dove muoiono più persone per le droghe e l’alcol che per la radioattività

Dal 21 luglio al 6 agosto 2016, CAGLIARI TEMPORARY STORING via XXIX novembre 3-5 TIZIANO DEMURO  (Italia)  con Affinità elettive. l’Heimat di Demuro è lo specchio di noi stessi nell’altro. La ricerca di un percorso che ha senso nella condivisione. Una identità biologico-affettiva, un dittico costante che trova nel paesaggio eco e conferma. Uno sguardo che dal hic et nunc si spalanca sul contemporaneo.

Dal 22 luglio al 4 settembre 2016, VIGNE SURRAU S.P. ARZACHENA – PORTO CERVO km 1, YEVGENY NAKONECHNYY  (Russia) con Okoem, lo spazio intorno.  Questa parola era usata da poeti e scrittori nell’antica Russia. Certi paesaggi sollecitano abitualmente emozioni ed esperienze. Certi paesaggi riflettono le sensazioni provate dall’artista e sono causa di ispirazione. Certi luoghi sono importanti per l’uomo moderno

Dal 23 luglio al 4 settembre 2016, LODINE vie del centro storico ORESTIS SEFEROGLOU  (Grecia) con  Idomeni, il territorio in-certo e SERENA VITTORINI  (Italia) con Four Seasons. Idomeni  è un piccolo villaggio in Grecia, vicino al confine con la Macedonia.  Dal 2014, i rifugiati provenienti dalla Siria, Afghanistan, Pakistan e altri paesi del Medio Oriente hanno iniziato ad affollare questo piccolo villaggio per superare i confini greci e continuare il loro viaggio verso l’Europa occidentale. Alla fine del 2015, la FYROM ha deciso di chiudere e proteggere i suoi confini con la forza militare, per impedire ai rifugiati di entrare nel paese.  Così per migliaia di profughi si è concluso il viaggio, bloccati in un campo improvvisato a Idomeni. Una storia di ordinaria disperazione. La giovane fotografa romana SERENA VITTORINI ha lavorato nella comunità di Lodine. Le stagioni della terra come metafora della vita per declinare il legame con la natura, il senso delle radici, l’appartenenza alla terra. Un viaggio fotografico lirico e fortemente simbolico.

Dal 25 luglio al 4 settembre 2016, VILLA VERDE vie del centro storico ALICE MYERS  (Gran Bretagna) con Il cielo è in terra e KOTRYNA ULA KILIULYTE  (Lituania) con Il villaggio di Dubininkai. Dubininkai  è un villaggio nella zona rurale della Lituania. Un tempo era un insediamento con persone, animali e visitatori, ora ha solo 5 abitanti. Dubininkai è un ambiente per le memorie dei giorni passati e una tranquilla anticipazione di futuro incerto. ALICE MYERS  presenta un lavoro realizzato nella zona circostante la foce del Sruth Fada Conn, in Irlanda Irlanda, tra il 2009 e il 2012. Dal 2002, in questa zona, vi è stata una forte resistenza alla installazione di una condotta gas grezzo sotto l’estuario. Il progetto si sviluppa nei luoghi a cui le persone sono più legate.

Dal 28 luglio al 4 settembre 2016, VILLANOVA MONTELEONE Cortile ex INA.Case; Via Nazionale 77 SOFIE AMALIE KLOUGART  (Danimarca) con La fattoria dentro il villaggio. La richiesta di metodi di produzione più remunerativi in campo agricolo ha mandato in crisi molto aziende agricole non in grado di adattarsi allo sviluppo. Non è vantaggioso né chiudere né salvare queste aziende e questo ha creato un paesaggio di degrado in molte comunità rurali. Nel centro del villaggio danese di Kare si trova il loro ex-orgoglio, una vecchia fattoria chiamata Karbygaard, che viene completamente distrutta dall’incuria, simbolo di un mondo agricolo che non riesce a stare al passo con il “progresso”.

Dal 30 luglio al 30 settembre 2016, FLORINAS vie del centro storico KAROLIN KLÜPPEL  (Germania) con Mädchenland e MIIA AUTIO  (Finlandia) con Ho gridato alle montagne, le ho sentite vibrare. La fotografa tedesca  presenta un reportage sullo stato stato di Meghalaya in India, dove i Khasi, che rappresentano la maggioranza della popolazione, sono una società matrilineare. Qui, per tradizione, sono le ragazze a giocare un ruolo di particolare importanza all’interno della famiglia e  la mancanza di rispetto verso una donna nella cultura Khasi viene vissuta come un danno per l’intera società. La serie della fotografa Miia Autio parla invece di rifugiati ruandesi che sono scappati in Europa e dei ricordi della patria che hanno lasciato dietro di sé. Autio ha fotografato i rifugiati ruandesi in diversi paesi europei e i paesaggi che hanno descritto.

Dal 5 agosto al 4 settembre 2016, BITTI vie del centro storico BASTIAN WALTER JASPER  (Germania) con Dall’altra parte del fiume, un progetto a lungo termine che esamina le cicatrici di Mitrovica, città etnicamente divisa, che si trova nell’angolo nord del Kosovo. Un tempo, la città era una delle aree più ricche della ex Jugoslavia. Oggi, è spaccata in due mondi paralleli divisi dal fiume Ibar, che rappresenta una barriera sia fisica che ideologica tra il nord e il sud della città.

Dal 10 agosto al 4 settembre 2016, NEONELI vie del centro storico ANDREA ALFANO  (Italia) con Nelle terre di Arsuneli.  Alfano ha condiviso giorni e riti con la comunità di Neoneli che si è offerta ai suoi occhi e al suo obiettivo. Con l’umiltà dell’ospite e la curiosità del viaggiatore, Alfano ha raccolto il canto delle pietre che circondano e fondano il paese, ne ha ascoltato memorie, intuito il futuro.

Dal 4 agosto al 4 settembre 2016, LO QUARTER, Largo San Francesco MOHAMED KEITA  (Costa d’Avorio – Italia) con Vel Marì e ROBERTA MASALA (Italia) con Ballo a tre passi.  Mohamed Keita, nato in Costa d’Avorio e in Italia come rifugiato politico dal 2010, presenta un lavoro site specific realizzato con i ragazzi ospitati dal centro d’accoglienza algherese Vel Marì. Il salto verso la salvezza, l’abbandono delle origini e la ricerca di una casa che sia nuova, lacerati sempre tra passato e futuro, nostalgia e speranza.  ROBERTA MASALA ha invitato le persone a raccontare la loro Heimat. “Quale luogo ti fa sentire a casa?” Là dove la parola sente il peso dei suoi limiti subentra l’immagine. La fotografia si fa carico di un processo spirituale che sappia unire, saldare insieme aspetti sociali, politici o squisitamente emotivi.

Dal 10 settembre al 2 ottobre 2016, GHILARZA vie del centro storico KEVIN FAINGNAERT (Belgio) con Matavenero, reportage su un ecovillaggio collocato in una remota regione montagnosa nel nord ovest della Spagna. Dal 1989 il paese è stato popolato da un mix internazionale di persone che vogliono vivere semplicemente, in armonia con la natura. Il villaggio è nascosto dietro una foresta ed è raggiungibile solo a piedi, tramite un tortuoso sentiero di montagna, segnalato solo da segni arcobaleno. Le 60 persone che vivono nella comunità conducono una vita totalmente ecosostenibile: producono autonomamente il loro cibo, si sbarazzano dei loro rifiuti e hanno quasi completamente escluso soldi dalla loro economia.

L’offerta fotografica di Menotrentuno V è arricchita con un circuito parallelo che si affianca alla rassegna principale, denominato a.banda, e al quale partecipano fotografi senza distinzione di età anagrafica o tema in diversi luoghi della nostra isola per un totale di quaranta mostre fotografiche.

Inoltre, per per la prima volta un photocontest online. L’idea è quella di dare la possibilità a tutti i fotoamatori di partecipare all’avventura di Menotrentuno con uno scatto rigorosamente in tema Terramadre_Homeland. Il photocontest “#meno31contest online” è accessibile solo attraverso la pagina Facebook di Meno31 (www.facebook.com/meno31supalatu), attraverso un’applicazione dedicata, in cui sarà possibile caricare il proprio scatto sino al 31 luglio. Le foto potranno essere votate sino al 15 agosto mettendo mi piace attraverso l’applicazione, e dai 15 scatti più votati una giuria di esperti selezionerà i tre vincitori, a cui andrà al primo classificato un premio in danaro da €1.000 e al secondo e terzo classificato due prestigiose confezioni di vini delle Vigne Surrau di Azachena, partner e sponsor del Festival Menotrentuno.

Se non è un’alluvione è qualcosa di molto simile.

Enrico Pinna

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