L’efficacia del “metodo Delacato”. Ma facciamoci sempre aiutare dagli esperti

Ciao a tutti, oggi vi voglio parlare del metodo Delacato,  un programma neuroriabilitativo che si propone di correggere i disturbi comportamentali (come disturbi di apprendimento o disturbi relazionali) presenti nei soggetti affetti da autismo, lesioni cerebrali o da altre patologie che interessano il sistema nervoso centrale. È un metodo molto efficace nelle disabilità motorie.

Si applica facilmente facendo esercizi sensoriali e motori per cinque giorni a settimana per circa due ore e mezzo al giorno, suddivisi in più momenti della giornata. Ogni esercizio può essere svolto una o due più volte al giorno per un tempo che va da un minimo di trenta secondi ad un massimo di due minuti consecutivi e viene praticato in ambito domestico a cura di figure professionali, ma anche di parenti e amici disposti a collaborare e imparare un metodo riabilitativo che è valido proprio per la sua continuità nel tempo.

Il metodo Delacato fu elaborato negli anni Settanta da Carl Delacato,  psicologo e neurochirurgo ma anche studioso di antropologia. Proprio questi studi gli hanno consentito di interpretare e studiare i comportamenti umani e tutte le loro alterazioni. Delacato suppone che il comportamento umano sia solo in parte geneticamente e che un ruolo importante per gli stimoli sensoriali sia svolto dall’ambiente che, a sua volta, incide nella formazione delle mappe neuronali. Secondo la visione di Delacato, la mappa neuronale può subire delle lesioni creando alterazioni agli stimoli sensoriali (vista,udito,olfatto,tatto,gusto) ma, con specifiche stimolazioni, si può riorganizzare e modificare l’attività neuronale e motoria.

Vi ho parlato oggi di questo tipo di riabilitazione, perché io stessa,fin dalla più tenera età, ho utilizzato questa terapia. Ricordo ancora i lunghi “viaggi della speranza” a Sorrento dove trascorrevo giornate intere di full immersion con i miei genitori per imparare i metodi riabilitativi che un giorno mi avrebbero permesso di migliorare la deambulazione e l’articolazione verbale. Per me era un gioco. A disposizione avevo fischietti, spazzole facciali, oggetti caldi e freddi e tante cose strane. Mia mamma annotava su un agenda il metodo di utilizzo di questi utensili e il tempo impiegato per ogni esercizio. Arrivati a casa,iniziava il programma terapeutico e quello che mi era apparso come un bel gioco, pian piano si trasformò in incubo. Sveglie all’alba per fare la terapia prima della scuola, al rientro, al pomeriggio, la sera pure. Io questo team di volontari che si alternavano ai miei genitori non l’ ho mai visto! Mamma era la persona che si dedicava anima e corpo a me. Fino a un bel giorno in cui i progressi raggiunti erano soddisfacenti e interrompemmo la terapia. O forse è meglio dire era sopraggiunta una certa avversione e antipatia in quello che per me era diventato un accanimento.

Con queste considerazioni non voglio disilludere quei genitori che hanno intrapreso o vogliono intraprendere un percorso con metodo Delacato. I benefici sono stati tanti per me. Voglio solo dirvi che per aiutare un vostro caro, qualsiasi sia il metodo utilizzato, cercate di avvalervi di persone volenterose che vi supportino con coraggio e determinazione in questo lungo e faticoso cammino. Solo così vi sentirete meno soli e in grado di non mollare mai.

Ilaria

 

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