Gli sguardi sul mondo di Simone Sbaraglia

Simone Sbaraglia, è un fotografo naturalista di fama internazionale, Fujifilm Ambassador X-Photographer, ha realizzato reportage negli angoli più sperduti del pianeta. Le sue fotografie sono state premiate nei più importanti concorsi internazionali e ora. La passione per questa disciplina lo ha spinto a lasciare una promettente carriera in un centro di ricerca americano e ora, a parte un incarico di ricercatore di matematica all’università di Cagliari, la fotografia è il suo più grande interesse. Ma vivere di fotografia di questi tempi è complicato, soprattutto se il campo d’azione è quello della fotografia naturalistica.

Come giustamente sottolinea l’autore “La crisi della carta stampata, la scomparsa delle riviste specializzate, la riduzione degli spazi di approfondimento, l’esigenza da parte del pubblico di informazioni semplici e di rapida fruizione hanno portato ad un progressivo inaridirsi del messaggio fotografico, relegato sempre più ad immagini singole sempre più spettacolari ma sempre meno comunicative. La prima vittima di questo trend culturale sono i racconti fotografici, sempre più marginalizzati perché troppo “complessi” nel mercato fotografico globale”.

Forse tentare altre strade può essere una buona idea. Cos’ è nata “Sguardi sul Mondo”, una collana di libri fotografici pubblicata da Emozioni Fotografiche (cliccare qui per maggiori info) con la collaborazione di Fujifilm, che nasce con l’ambizione di lasciare un segno nel mondo della fotografia e che racconta le storie del nostro pianeta.

La collana è riservata ai soci sostenitori dell’Associazione e prevede l’uscita di sei volumi nell’arco di un anno. Le prime sei uscite di Sguardi sul Mondo ci parlano del mondo degli oranghi, animali meravigliosi e minacciati, dell’inferno dei minatori di zolfo dell’Indonesia, della vita degli elefanti, della perdita di identità legata al consumo di beni sempre più effimeri nel consumistico mercato globale, del paradiso naturale delle Isole Far Øer e dell’affascinante drago di Komodo. Racconti non solo naturalistici dunque, che spaziano dagli animali in pericolo, alle storie di esseri umani ai confini, ai reportage sugli ultimi paradisi naturali. Il primo volume sugli Oranghi è già disponibile.

Promuovere e diffondere la cultura fotografica è l’obiettivo principale di questa iniziativa che nasce dopo lunghe riflessioni sui cambiamenti che sono intercorsi nel mondo della fotografia e dell’editoria.  Emozioni Fotografiche promuove l’idea che la fotografia sia approfondimento, racconto, storia, testimonianza senza rassegnarsi alla fotografia ad impatto che vive per pochi secondi sui social per poi sparire senza lasciare traccia e credendo profondamente che la diffusione della cultura fotografica passi necessariamente dalla pubblicazione del racconto per immagini e dalla sua diffusione su carta.

Enrico Pinna

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