A Domenico Ruiu il premio fotografico Le Gru

Negli anni d’oro della fotografia analogica ai gruppi fotografici, in genere affiliati alla FIAF (Federazione Italiana Associazioni Fotografiche), era affidato il compito di promuovere la fotografia radunando fotoamatori che, in un clima ricco di scambi e di confronti culturali, maturavano capacità e consapevolezza. All’interno di gruppi come La Bussola e l’Ottagono di Milano, La Gondola, attiva a Venezia, il gruppo Nuova Fotografia di Spilimbergo. (solo per citarne alcuni) hanno mosso i primi passi fotografi come Mario Giacomelli, Carlo Bavagnoli, Gianni Berengo Gardin, Fulvio Roiter, Mario De Biasi e tanti altri.

Italo Zannier dedica a questa irripetibile stagione di grandi fermenti un capitolo nella sua “Storia della Fotografia Italiana” edito da Quinlan a significare l’importanza di questi movimenti culturali. Un’epoca che ormai è tramontata per lasciare il posto, coerentemente con la tendenza della società attuale, a figure di fotografi più inclini ad una visione individuale dell’attività e a momenti aggregativi demandati a social network che non sono in grado di replicare l’intensità culturale ed artistica dei vecchi circoli . Questo naturalmente fatte salve le eccezioni.

Il Gruppo Fotografico LE GRU di Valverde (CT) è una di queste. Fra i più importanti gruppi italiani propone attività ricche di incontri, mostre, workshop, scambi culturali e premi fotografici degne dei gloriosi circoli del passato. Nell’ambito di queste attività si colloca l’Etna Photo Meeting, Festival Nazionale della Fotografia, organizzato in collaborazione con il Comune di Viagrande. Le precedenti edizioni del meeting, tutte riconosciute dalla FIAF (Federazione Italiana Associazioni Fotografiche) hanno spesso ricevuto la Menzione d’Onore riservata alle principali manifestazioni fotografiche sul territorio nazionale.

L’edizione di quest’anno dell’EPM, intitolata “De Rerum Natura. Immagini dal pianeta terra”, sarà incentrata principalmente sulla fotografia naturalistica. Il ricco programma che da’’’11 al 21 giugno, prevede la partecipazione di nomi illustri dell’ambientalismo e della stampa specializzata, come ogni anno sarà caratterizzato da numerose iniziative: mostre fotografiche, workshop, lettura di portfolio, proiezioni di audiovisivi e incontri culturali.

Momento clou della manifestazione sarà la consegna del Premio Le Gru, giunto alla sua decima edizione al fotografo nuorese Domenico Ruiu. Autore di fama internazionale, Ruiu si è particolarmente distinto, nel corso della sua lunga carriera, per l’alta qualità delle sue immagini (pubblicate su importanti riviste e in volumi fotografici da collezione), sempre accompagnate da un’accurata ricerca naturalistica espressa nei testi che affiancano le sue fotografie e da una profonda attenzione alla divulgazione scientifica e all’impegno nella tutela del territorio e degli ecosistemi.

«Sono orgoglioso — ha dichiarato il fotografo sardo — di questo riconoscimento che in passato è andato ad autori come Giuliana Traverso, Pepi Merisio, Maurizio Galimberti, Nino Migliori. Sono contento che, per la prima volta, sia stato premiato un fotografo naturalista».

Dopo il conferimento, da parte dell’Università di Sassari della Laurea Magistralis in “Sistemi Forestali e ambientali”, ecco un riconoscimento che non premia una foto o un progetto ma un’intera carriera dove fotografia, competenza scientifica e impegno ecologista hanno accompagnato un percorso umano ricco e coerente.

Un percorso sempre dalla parte degli animali, andando a ricercare con ostinazione quelli più difficili da fotografare, sempre lontano dalle facili scorciatoie che tentano molti professionisti alla ricerca di successo e premi a buon mercato. Sempre fedele ad una visione della fotografia che si fa sul campo e non dietro lo schermo di un computer.

Enrico Pinna

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