Sulla deliberazione urbanistica di via dei Tigli, a Pirri (Cagliari)

Da Susanna Galasso ed Enrico Lobina, rispettivamente vice presidente e consigliere comunale di Sardegna sostenibile e sovrana, riceviamo e pubblichiamo. 

Il Comune di Cagliari è stato nuovamente soggetto ad una richiesta da parte di privati di un parere preventivo preliminare alla presentazione di un Piano di Lottizzazione in una zona urbanistica classificata DG (artigianale commerciale) compresa tra via dei Tigli e l’asse mediano di innesto alla SS 131 all’ingresso di Pirri.
La proposta presentata dagli eredi Frau ha alimentato un dibattito politico che manifesta la inadeguatezza del Piano Urbanistico Comunale (PUC), almeno in alcune sue parti.

La proposta dei privati viene presentata sotto forma di Programma integrato per ottenere il parere preventivo del Consiglio Comunale in quanto costituisce variante urbanistica al PUC in termini di viabilità, localizzazione dei volumi e di conseguenza cubatura che risulta superiore a quella prevista nel PUC e quindi più conveniente per i soggetti proponenti. Il Consiglio Comunale, sulla base di tutti gli accertamenti del caso, delibera di accettare, respingere o imporre prescrizioni alla proposta.

Nella seduta del consiliare del 3 giugno il Consiglio aveva richiesto il parere alla Regione Autonoma della Sardegna (RAS) circa la conformità della proposta con quanto disposto dall’art. 18 della L.R. 8/2015 se cioè la variante al PUC presentata era tra quelle che possono essere ammissibili anche in quei comuni che non hanno adeguato il loro PUC al Piano Paesaggistico Regionale (PPR). La RAS ha dato un parere di una ammissibilità dell’intervento che deve essere ovviamente valutato alla presentazione del Programma Integrato per poter attivare l’iter della variante.

A prescindere dal giudizio di ammissibilità dato dalla RAS e che si riferisce solo al fatto che il PUC di Cagliari non è adeguato al PPR, l’Amministrazione Comunale deve decidere su due importanti aspetti e precisamente:

1) La realizzazione in quell’area di un unico edificio commerciale con un incremento di cubatura così come richiesto dai privati o da tre edifici come previsto dal PUC, è ancora ammissibile in un’area già fortemente caratterizzata dalla presenza di altri importanti insediamenti come le Conad di via Jenner e di via dei Valenzani, l’Eurospin, il Globo e la Sigma di via Santa Maria Chiara?

Il periodo in cui è stato redatto il PUC era un momento di grande espansione dei centri commerciali che adesso stanno cominciano a dimostrare il loro possibile declino, così come le vicende dello stesso Auchan di viale Marconi fanno presagire. Nella zona, all’angolo tra via Montecassino e l’asse mediano, è presente un edificio di consistente volumetria attualmente in disuso e in uno stato di totale abbandono. Non è quindi con la creazione di nuovi spazi commerciali che si può risollevare il settore commerciale in crisi, ma cambiando la strategia, privilegiando la creazione di botteghe e piccoli centri di vendita non legati alle multinazionale del commercio.

2) Esiste la reale possibilità di immissione nell’asse mediano di scorrimento di una viabilità di servizio al nuovo centro commerciale, individuata dalla proposta che coincide con la via Montecassino?

La realizzazione di una rampa di immissione di 70 metri non migliora la situazione ma anzi la peggiora in quanto la immissione dei veicoli creerebbe un grave intralcio all’immissione della rampa per la rotonda per Pirri e il Brotzu senza contare che l’uscita di via Montecassino è stata chiusa proprio per la sua pericolosità.

La proposta che potrebbe essere fatta è quella di variare la zona omogenea in zona C di espansione residenziale attraverso una variante al PUC per ottenere molteplici vantaggi.

  • Non si avrebbe il maggior carico urbanistico che si avrebbe con la creazione di un altro centro commerciale.
  • L’impatto delle costruzioni anche in relazione alla presenza del vincolo del colle San Michele sarebbe sicuramente inferiore rispetto a quella derivante dalla proposta presentata
  • Si darebbe una reale risposta alla richiesta di abitazioni nella municipalità di Pirri, anche in funzione della reale impossibilità di edificazione della piana di San Lorenzo.

Per quanto riguarda le caratteristiche della zona C queste potrebbe essere una zona C3 con indice territoriale di 1,5 mc/mq, con edifici di altezza massima di 10,50 m e con 3 piani fuori terra. L’intervento non avrebbe bisogna dell’apertura di altre strade sull’asse mediano in quanto l’intervento comporterebbe la presenza di un massimo di 240 abitanti.

La proposta di realizzare in via dei Tigli un Piano di lottizzazione a carattere residenziale consentirebbe inoltre la cessione di aree per servizi in quantità superiore che sarebbero utilizzate dall’intero quartiere dove sono presenti edifici scolastici e religiosi ma che risultano carenti di spazi destinati a verde pubblico. L’intervento dovrebbe inoltre essere realizzato secondo le tecniche della bioarchitettura e con tipologie edilizie simili a quelle già presenti nella zona in modo da costituire, anche per la posizione all’ingresso di Cagliari e della municipalità di Pirri un ottimo biglietto da visita per la città. Inoltre si creerebbe la continuità tra le zone B8 già edificate e le zone IC previste nel QN 10/1 nell’unità cartografica 6.

Insieme a questa modifica, si potrebbe prendere l’impegno a compiere, entro 6 mesi, uno studio propedeutico all’adeguamento del PUC al PPR, su tutte le aree D simili a quella in esame, per valutare soluzioni omogenee ed alternative.

Susanna Galasso  Ingegnere, vice presidente di Sardegna Sostenibile e Sovrana
Enrico Lobina – Consigliere comunale Sardegna Sovrana

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