Giorgio Todde e le elezioni di ‘Pietro Tornaindietro’

Da Giorgio Todde riceviamo e volentieri pubblichiamo una riflessione sull’imminente tornata elettorale.

Te lo presto ma si chiama Pietro Tornaindietro. Nel Paese, in questi giorni, il numero di esseri umani prestati alla politica è lievitato. Eppure c’erano già migliaia di prestati e mai tornati, come i cd che non ci hanno mai reso. Per certi la provenienza è chiara, ce li presta l’università, gli ospedali, le imprese, lo sport, i palazzi di giustizia. E tutti i prestati dicono che non vedono l’ora di rivedere i propri studenti, i cari dipendenti, i campi di calcio, i diletti malati, gli attori e i convenuti nei tribunali. Poi ci sono quelli vecchio stile che “me l’hanno chiesto amici e amiche, hanno insistito, mi hanno pregato, supplicato. Io non volevo chiedere alla famiglia di vedermi poco, non volevo lasciare il mio lavoro, ma ho accettato per spirito di servizio, ho messo le mie competenze a disposizione della comunità”. Beh, sembravano estinti, invece esistono. Uno ha raccontato a una tivvù che la moglie, con gli occhi rossi, lo ha incoraggiato mentre i figli singhiozzavano invocando il papà. Comunque, che siano prestati o supplicati dagli amici, strappati al focolare domestico, tutti dicono che massimo è per cinque anni e poi tornano alle loro occupazioni amate e dicono che comunque resteranno quello che sono, che non sono disposti a compromessi, che si conserveranno come i loro amici li conoscono.

Fatto sta che c’è gente in prestito da trent’anni, da venti, da dieci. E se li rendono piangono molto quando riabbracciano la famiglia. Anche quelli che “me l’hanno chiesto gli amici” piangono se gli amici non glielo chiedono più. Delusi. Però c’è un sentimento che sostiene i pochi restituiti e quelli del “gli amici non glielo chiedono più”. La speranza che con gli eterni giri un giorno gli ricapitino il prestito e la richiesta degli amici. Anche in Sardegna ci sono tantissimi “Si chiama Pietro”. Quasi più prestati e “me l’hanno chiesto gli amici” che abitanti perché alcuni sono prestiti che vengono da oltremare. Noi siamo a termine, ma la figura del prestato e quella del “me lo hanno chiesto gli amici” sono immortali e qualcuna passa alla storia. Ognuno di noi ne conosce almeno uno.

Giorgio Todde

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