Caso Milia/Fondazione. Lecis Cocco-Ortu scrive a Renzi: “Il fastidio di sentirsi democratici”

Sull’arrivo dell’ex presidente Pd della Provincia di Cagliari Pd Graziano Milia alla guida della Comunicazione della Fondazione Banco di Sardegna, presieduta da Antonello Cabras (Pd), il consigliere comunale di Cagliari Matteo Lecis Cocco-Ortu (Pd) ha inviato una lettera al premier Matteo Renzi, che pubblichiamo integralmente.

Caro Matteo Renzi,

ci sono giorni in cui è un po’ più difficile essere orgogliosi di avere in tasca la tessera del Partito Democratico. E in genere sono dei giorni in cui scopri vicende che formalmente con il Partito Democratico non c’entrano niente. Sono quei giorni in cui ti rendi conto che nonostante il nostro partito abbia una sua struttura, delle sue regole e dei suoi organismi che ne guidano l’azione politica, intorno ad esso si sta rafforzando una ragnatela di relazioni basate sulla cristallizzazione del potere. Potere che lascia il campo democratico della politica per essere gestito da una oligarchia che sul partito ha un peso influente.

La notizia della nomina dell’ex Presidente PD della Provincia di Cagliari come coordinatore dell’area comunicazione e relazioni esterne della Fondazione Banco di Sardegna è una di quelle vicende.

Ho molto apprezzato durante l’ultima Assemblea nazionale il tuo accorato appello a tutti i democratici di restituire al PD la credibilità che è minata dai troppi scandali generati dalla cattiva politica e da una gestione del potere attenta più all’interesse personale che al bene collettivo.

Il rapporto tra banche, fondazioni bancarie e politica è uno dei temi che credo il PD dovrebbe mettere nell’agenda del partito e del governo da affrontare al più presto.

Lo scorso anno Arturo Parisi, Stefano Fassina, Guido Melis e l’attuale presidente della Regione, Francesco Pigliaru, in occasione della nomina dell’ex senatore Antonello Cabras a Presidente della Fondazione Banco di Sardegna hanno spiegato bene i rischi che si corrono a non regolamentare in maniera trasparente il rapporto tra banche, fondazioni e politica.

Le fondazioni bancarie devono avere una propria autonomia e i partiti non devono entrare in alcun modo nelle loro dinamiche e nelle loro decisioni. Per questo sarebbe importante che il PD promuovesse una norma che vieti le migrazioni da e per le fondazioni di persone che hanno ricoperto incarichi di rappresentanza politica ed istituzionale. Vale in Sardegna come in Piemonte e in tutto il resto d’Italia.

Spero che questo sfogo dovuto a un fastidio condiviso da tanti altri iscritti ed elettori, sia lo stimolo affinchè costruiamo un partito in cui i giorni in cui è scomodo sentirsi democratici siano sempre di meno,

cordialmente

Matteo Lecis Cocco Ortu

 

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