Vacanze sarde tra divieti e permessi: ecco le regole contro i cafoni del mare

Vietato portare via la sabbia dalle spiagge. Vietato danneggiare piante e vegetazione, calpestare le dune, giocare con palloni, portare gli animali, organizzare spettacoli e intrattenimento. I limiti e le regole sul comportamento nelle spiagge sarde sembrano ovvi, ma non sempre, volontariamente o meno, vengono rispettati dai bagnanti. Che si tratti di locali o turisti, l’estate del 2018 verrà certamente ricordata per l’attività di controllo sulle coste: commercio abusivo, furti di sabbia, auto parcheggiate con vista mare sono i reati nel mirino dei controlli recenti da parte delle forze dell’ordine locali.

La bravata del turista tedesco, che pochi giorni fa ha raggiunto la spiaggia di Porto Ferro, vicino ad Alghero, con un suv parcheggiato a pochi metri da riva, gli è costata una multa di oltre 600 euro. Agli agenti che notificavano la sanzione l’uomo ha candidamente dichiarato che voleva vedere il mare da vicino. Nelle scorse settimane sono state tante poi le segnalazioni per i furti di sabbia, raccolta con bottiglie e sacchi che poi qualcuno ha cercato di riportare a casa: il 9 agosto scorso un turista napoletano ha cercato di imbarcarsi a Olbia con una grande quantità di sabbia, conchiglie e sassi prelevati da diverse località costiere sarde. Appena pochi giorni prima era stato bloccato un inglese che si allontanava con una bottiglia piena di sabbia dai litorali galluresi. Non bastano, evidentemente, le minacce di sanzioni da 500 a 3mila euro: molti sperano di varcare i controlli aerei o portuali, con il risultato che annualmente quintali di sabbia sarda prendono il volo verso il continente.

Non c’è solo il furto di sabbia e conchiglie: la Regione Sardegna approva annualmente un’ordinanza balneare che disciplina le attività sul demanio marittimo per ogni estate. Il documento regionale per il 2018, emanato dall’Assessorato per gli enti locali lo scorso marzo, contiene un elenco con divieti e regole sulla stagione balneare estiva, che va dal 1 aprile al 31 ottobre. Per questi sette mesi ci sono comportamenti precisi da seguire, mentre per tutto l’anno, anche nella stagione invernale, è comunque vietato entrare in spiaggia con veicoli a motore e non, ad eccezione di mezzi di soccorso, manutenzione e pulizia, e dei mezzi per i diversamente abili.

In tutta la Sardegna è vietato lasciare natanti in sosta, a parte quelli destinati al soccorso; occupare la fascia di 5 metri dalla battigia con ombrelloni, asciugamani, sdraio; campeggiare con roulotte, camper e tende, calpestare le dune e la vegetazione. È ovviamente vietato scaricare o sotterrare, in terra o mare, rifiuti o altri materiali. Molti non sanno che in spiaggia non si può giocare a pallavolo, calcio, tennis, bocce se non negli spazi appositi, e comunque oltre i 15 metri dalla battigia.

Niente animali per chi va al mare: “è vietato transitare o trattenersi con qualsiasi tipo di animale, anche se munito di museruola o guinzaglio”. Escluse, ovviamente, le unità cinofile da salvataggio, i cani guida per non vedenti, i cani del personale della sorveglianza notturna. I cani potranno stare in spiaggia in tutte le coste sarde dalle 8 di sera alle 8 della mattina dopo, sempre che i padroni osservino le norme igienico-sanitarie. I comuni e gli stabilimenti possono prevedere aree per gli animali: a Cagliari, ad esempio, esiste l’area cani nel tratto di spiaggia di fronte all’Ospedale Marino del Poetto, a Porto Ferro c’è la Dog Beach, a Costa Rei la Tiliguerta Dog Beach, a Santa Teresa c’è Porto Fido; i titolari di stabilimenti possono poi consentire l’ingresso agli animali insieme ai loro proprietari.

Ancora sui divieti: non si possono organizzare attività di spettacolo o intrattenimento, manifestazioni ricreative e nautiche, attività a scopo di lucro senza regolare autorizzazione. Tra le attività a scopo di lucro ci sono il commercio itinerante o fisso: è proprio contro questo che si stanno concentrando i controlli delle forze dell’ordine, che nelle ultime settimane hanno multato in tutta la Sardegna venditori di asciugamani, bigiotteria, giochi e salvagenti.

Non si possono poi usare in spiaggia shampoo e sapone, vietato introdurre e usare bombole di gas e altre sostanze infiammabili, fare riparazioni di motori o lavori di manutenzione sulle barche, distribuire volantini pubblicitari, sorvolare con aerei e apparecchi privati al di sotto dei 300 metri, pescare da terra con canne e lenze dall’alba al tramonto, accendere fuochi. I parco giochi acquatici possono essere sistemati solo con autorizzazioni.

Oltre alle prescrizioni regionali, ogni comune può prevedere norme straordinarie: a Stintino, ad esempio, è stato approvato un regolamento extra che disciplina l’uso del litorale . Nella splendida spiaggia della Pelosa, per la quale, da anni, l’amministrazione comunale ha avviato un percorso di salvaguardia e tutela, è vietato usare gli asciugamani (se non sopra stuoie) che possono disperdere i granelli di sabbia, e l’arrivo in spiaggia è consentito solo tramite passerelle per preservare le dune. Vietato fumare in spiaggia: i fumatori irriducibili potranno farlo solo nelle aree apposite dotate di posaceneri.

Per evitare degrado e sporcizia, il sindaco di Cuglieri ha previsto un nuovo limite: niente cibo e bevande al mare, pena una multa tra i 25 e i 500 euro. C’è scritto nero su bianco nell’ordinanza approvata lo scorso luglio: “La situazione era diventata insostenibile – ha sottolineato il primo cittadino Giovanni Panichi – una battaglia impari contro gli incivili che, nonostante i ripetuti appelli ad avere un comportamento rispettoso della natura, e in particolare dell’aera in cui si trova uno dei monumenti naturali più belli dell’Isola, hanno continuato ad abbandonare rifiuti dappertutto, contribuendo alla creazione di un’immagine altamente degradata della borgata”.

Francesca Mulas

 

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