Con settembre riprende la mobilitazione contro la possibilità che il deposito unico nazionale delle scorie radioattive venga realizzato in Sardegna. L’appuntamento è per il 12, sotto il palazzo del Consiglio regionale in via Roma, a Cagliari. Due gli obiettivi del comitato No Nucle – no Scorie che ha indetto la manifestazione. In primo luogo, si tratta di ribadire la volontà già espressa dai sardi nel 2011, quando in massa (il 97% dei votanti al referendum) hanno respinto l’ipotesi dell’installazione del deposito nell’Isola. Inoltre, il comitato intende verificare l’operato della Regione, che di recente, tramite l’assessore all’Ambiente Donatella Spano, ha fatto sapere che avrebbe espresso parere negativo nell’ambito delle Valutazione Ambientale Strategica (Vas) sul deposito attivata lo scorso luglio dal ministero dell’Ambiente.
Il comitato stesso ha partecipato al procedimento di Vas, che scadrà il prossimo 13 settembre, inviando osservazioni al ministero di Via Arenula. “Quello del deposito è il peggiore gravame che possa essere imposto ad un popolo. Un gravame che ci vincolerebbe per sembre e distruggerebbe la nostra immagine, la nostra economia, la nostra salute e la nostra libertà di autodeterminazione”: questo il ragionamento di fondo affidato a un comunicato stampa. “Un’ipotesi – ribadisce il comitato – su cui la Sardegna si è già espressa”.