Estendere il Piano paesaggistico regionale per poi riscrivere la legge Urbanistica. È il tema (e il titolo) dell’incontro organizzato venerdì 9 marzo alle 15 all’hotel Regina Margherita di Cagliari da Lamas, Paesaggio Gramsci e SardegnaSoprattutto. L’assise prende spunto dai seminari organizzati in tutta la Sardegna a partire dal 28 agosto scorso e vuole rappresentare “un nuovo ‘anno zero’, dopo quello del 2006 – si legge in una nota – sul paesaggio e sull’ambiente in Sardegna”.
“Nel corso degli ultimi due anni le scelte della Giunta Pigliaru hanno suscitato un grande dibattito sullo stato dell’arte, sulle condizioni, sugli strumenti del governo del territorio e del paesaggio in Sardegna – prosegue il documento -. La Legge Urbanistica approvata nel 2017 dalla Giunta Pigliaru, secondo ampia parte dell’opinione pubblica, è un passo indietro rispetto al Piano Paesaggistico Regionale, il primo elaborato secondo il Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio del 2004. Lo scenario prospettato dalla Legge Urbanistica della giunta Pigliaru, le proroghe del Piano casa, le politiche sull’energia e sull’industria, con un insensato consumo del suolo, il ritorno al cemento e alla deregolamentazione dell’edilizia, un’idea di sviluppo che riporta le lancette dell’orologio indietro hanno mobilitato intellettuali, tecnici, studiosi, amministratori locali, organizzazioni sociali e semplici cittadine a cittadini”.
“Da quattro anni ci si interroga infatti sul perché, ancora oggi, il PPR non sia stato esteso a tutta la Sardegna – scrivono i promotori dell’incontro – come prima delle elezioni regionali del 2014 avevano promesso Francesco Pigliaru e la maggioranza di centro sinistra che lo sosteneva per affermare una concreta discontinuità con la giunta di centro destra di Ugo Cappellacci. Grande lo sgomento di quanti avevano sostenuto l’attuale presidente della Regione per aver approvato una legge urbanistica che di fatto vuole smantellare il PPR che ad oggi agisce solo sulle coste su cui, per decenni, è stata riversata un’incredibile quantità di cemento. Quel cemento ha reso più poveri i Sardi non solo perché le condizioni economiche e sociali non sono migliorate ma perché la perdita delle risorse ambientali e paesaggistiche è irreversibile.
L’incontro rappresenta il completamento di “un percorso intrapreso nel 2006 per poi, solo successivamente, scrivere la legge urbanistica che non snaturi la filosofia del Piano Paesaggistico. Per fare ciò la politica sarda deve aver il coraggio di tornare sui propri passi circa quelle scelte che rischiano di compromettere definitivamente, dopo le devastazioni, il territorio della Sardegna. Le quattro tavole rotonde previste tratteranno di buone e cattive pratiche ambientali ed energetiche; di consumo di suolo; di bonifiche; di pianificazione; di strumenti legislativi”.
IL PROGRAMMA
I° TAVOLA ROTONDA
Suolo Terra Ambiente: come riconoscere e recuperare una risorsa non rinnovabile
Coordina: Fausto Pani Geologo SardegnaSoprattutto Cagliari
Dialogano: Angelo Aru, decano degli Agronomi della Sardegna, Professore emerito Università di Cagliari. Sergio Vacca,
Geopedologo, sindaco di Milis. Tore Corveddu già Segretario nazionale Cgil Chimici, L.A.M.A.S. Tore Sanna, vicepresidente
Federparchi. Mauro Gargiulo, responsabile regionale Energia Italia Nostra.
II° TAVOLA ROTONDA
Il consumo del paesaggio della Sardegna: una pratica ininterrotta. Attori e vittime
Coordina: Nicolò Migheli, sociologo, SardegnaSoprattutto Cagliari
Dialogano: Michelina Masia, docente di Sociologia del diritto Università di Cagliari. Giuliano Murgia, già Segretario CGIL
Sardegna. Fiorella Pilato, magistrata, già componente del Consiglio Superiore della Magistratura. Mauro Mura, magistrato, già
Procuratore del Tribunale di Cagliari
III° TAVOLA ROTONDA
Pianificazione e progetti sostenibili
Coordina: Franco Masala, storico dell’architettura SardegnaSoprattutto Cagliari
Dialogano: Salvatore Multinu, ingegnere, Pattada. Francesco Sechi, ingegnere trasportista, Cagliari. Italo Meloni, docente di
Pianificazione dei trasporti Università di Cagliari. Alan Batzella, architetto, Cagliari. Giuseppe Biggio, già dirigente della
Pianificazione della Regione Autonoma della Sardegna.
IV° TAVOLA ROTONDA
Estendere il PPR a tutta la Sardegna per poi Riscrivere la legge urbanistica
Dialogano: Fausto Martino, Soprintendente Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Cagliari e le
province di Oristano e sud Sardegna. Gian Valerio Sanna, ingegnere, già Assessore regionale degli enti locali, finanze e
urbanistica. Alberto Scanu, Presidente Confindustria Sardegna. Francesco Porcu, Direttore regionale CNA. Maria Antonietta
Mongiu, Presidente L.A.M.A.S., già assessore regionale Pubblica istruzione, Beni culturali, Informazione, Spettacolo e Sport. Paolo Urbani, docente di Diritto amministrativo LUISS Roma, Comitato scientifico del PPR Sardegna.