Parco di Porto Conte, primo via libera alla caccia ai daini. Il Grig: “Macelleria”

“Il Parco naturale regionale Porto Conte sta riuscendo nel suo intento: far sparare ai daini (Dama dama). Il Parco ha appena ottenuto il parere favorevole del Comitato faunistico della Sardegna”. Lo annuncia in una nota il presidente del Grig (Gruppo di intervento giuridico), Stefano Deliperi. Che spiega: “Sono anni che l’ente ci prova, aveva addirittura pensato a realizzare un piccolo impianto di macellazione degli altri animali catturati nel corso delle operazioni dei piani di contenimento della fauna selvatica ritenuta in eccesso”.

Il Parco di Porto Conte, gestito dall’omonima Azienda speciale del Comune di Alghero, “ritiene che i daini presenti nell’area naturalistica siano troppi rispetto alla capacità di sostentamento della Foresta demaniale di Porto Conte, nucleo centrale della riserva protetta. In realtà, gli eventuali esemplari in eccesso possono benissimo essere catturati e trasferiti in altre Foreste demaniali della Sardegna”.

Deliperi sottolinea che “il daino è attualmente presente nell’Isola soltanto nel parco naturale regionale Porto Conte e in poche altre Foreste demaniali della Regione, per esempio quella del Limbara, con un numero estremamente contenuto di esemplari. A Porto Conte, dove si registra la massima densità, nel corso dell’ultimo censimento di cui sono disponibili i dati se ne sono contati solo 243”.

Dal Grig ricordano che la politica regionale di trasferimento delle specie animali da zone dove erano numerosi a quelle in cui la presenza era ridotta, “è stata la base virtuosa per la salvezza e il ripopolamento del cervo sardo (Cervus elaphus corsicanus), condotta dall’ex Azienda sarda foreste demaniali, poi Ente foreste della Sardegna, oggi Agenzia Forestas. Altri tempi, altre persone, altri obiettivi. Ottusità e doppiette è la risposta data a un problema che merita evidenti soluzioni alternative migliori”

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