Paci e Spano a Bitti: “Dalla Regione 2,8 milioni per il parco di Tepilora”

Punta dritto al marchio, al programma Unesco e alla convenzione di Ramsar sulle zone umide. Nel frattempo, il Parco di Tepilora può già contare con certezza su 2 milioni e 800mila euro disponibili per 4 diversi interventi più 300mila euro all’anno per tre anni inseriti nella Finanziaria appena approvata per il funzionamento e la gestione del parco stesso. E può contare anche su un progetto che sarà chiuso entro l’estate con un accordo di programma grazie all’accelerazione impressa dalla programmazione territoriale sulle aree di rilevanza strategica. A Bitti, ospite del sindaco Giuseppe Ciccolini, l’assessore regionale della Programmazione e del Bilancio Raffaele Paci ha presieduto con l’assessore regionale della Difesa dell’Ambiente Donatella Spano il tavolo istituzionale con i 9 Comuni del Montalbo (26.500 abitanti), per fare il punto sul progetto elaborato all’interno del Piano di rilancio di Nuorese. Cultura e identità, fruibilità dei siti, governance territoriale i punti di forza su cui il progetto punta per sviluppare un’offerta turistica differenziata dal punto di vista sociale, sportivo, ambientale e culturale.

È proprio il turismo, ha sottolineato Paci, la chiave di volta per il futuro. Perché attraverso il turismo passano tutti i settori dell’economia e dello sviluppo. “Partiamo dagli attrattori ambientali e culturali, archeologici, enogastronomici: usiamoli per fare turismo, ma anche per fare impresa” ha detto Paci. “Abbiamo una invidiabile sostenibilità ambientale ma dobbiamo avere anche sostenibilità economica: allora vendiamo i nostri prodotti alimentari e dell’artigianato. Portiamo i turisti nei paesi dell’interno e, per quelli che preferiscono restare in spiaggia, allestiamo appositi corner con i nostri prodotti negli alberghi. Facciamo conoscere le nostre eccellenze, esportiamole: il grande successo della vetrina Sardegna su Amazon dimostra quanta richiesta ci sia. Puntiamo sul turismo esperienziale, portiamo la gente che viene in Sardegna nelle vigne, nei siti archeologici, facciamo fare loro corsi di cucina coi nostri prodotti. Apriamoci. Questa è la parola chiave: apriamoci al mondo tenendo ben salda la nostra identità. Stiamo per lanciare un grande programma di cantieri archeologici – ha aggiunto il vicepresidente della Regione -, sarebbe bello se aprissimo cantieri con i nostri operai richiamando allo stesso tempo grandi competenze internazionali. Tedeschi, americani, giapponesi, che dopo essere stati qui diventino testimonial della bellezza e unicità della nostra terra”. Infine, una rassicurazione su tempi e procedure: “Da parte mia c’è tutto il massimo, quotidiano impegno a ridurre i tempi e semplificare le procedure per rendere i progetti rapidamente operativi sui territori”.

Sono quattro, per un totale di 2 milioni e 300mila euro che arrivano a 2,8 con i 500mila per la sentieristica. In particolare, 550mila euro vanno al Centro Scout di Bitti, 650mila al Centro servizi accoglienza di Lodè, 550mila all’acquisto di mezzi elettrici per la mobilità sostenibile a Posada e altri 550mila al Centro informazioni turistiche di Torpè. Con i 500mila euro della linea 3 (sentieri di Forestas) si tratta di risorse già programmate con delibera di Giunta. Dopo l’avvio di oggi saranno organizzati i laboratori con le imprese nella settimana dopo Pasqua e, entro maggio, i tavoli di coprogettazione.

“Abbiamo fatto molti incontri in questo territorio che ha dimostrato di avere una forte autonomia decisionale e ottime capacità di progettazione proprio sugli interventi di cui questa area aveva necessità. Tutta questa maturità di gestione ha portato a un consolidamento anche finanziario dei progetti, con risorse ordinarie alle quali si sono aggiunte quelle strutturali del Fesr, e a un contagio positivo e virtuoso dei territori limitrofi che ora vogliono partecipare al progetto. Abbiamo deciso insieme gli interventi principali inseriti nella delibera che individua gli strumenti di attrazione e fruibilità del Parco, tutti equamente divisi nei territori comunali e ha funzionato molto bene la presenza di Forestas. Abbiamo sostenuto la candidatura Mab Unesco e apprezzato il grande lavoro svolto dal parco. È importante entrare nella rete della convenzione di Ramsar sulle aree umide per attrarre ulteriori finanziamenti. Da parte della Regione c’è un forte e costante impegno per favorire l’allargamento e il potenziamento del Parco, che auspico sviluppi il marchio, importante per valorizzare ulteriormente le produzioni del parco stesso e di tutto ciò che sta intorno. Una nuova sfida che lancio al Parco – ha concluso l’assessora Spano – è quella della recente legge sul Capitale naturale e di contabilità ambientale che sto seguendo a livello nazionale all’interno della Commissione Ambiente: spero infatti che possa sfruttare questa legge per valorizzare ancor di più questo territorio”.

Il tavolo avviato oggi si affianca a una serie di altri interventi dedicati interamente alle zone interne: la Snai, Strategia nazionale per le aree interne, che finanzia con circa 8 milioni il progetto Alta Marmilla ormai in dirittura d’arrivo e con altrettante ricorse il Gennargentu-Mandrolisai, per il cui inserimento la Giunta si è battuta assiduamente con il Governo nazionale; il Piano di rilancio del Nuorese, da 55 milioni, che mira a favorire, in sintonia con le vocazioni storiche e le singole specificità, lo sviluppo integrato del territorio. Sono già pronti per il finanziamento i primi 15 progetti, per i quali entro questo mese è atteso il parere del gruppo tecnico interassessoriale e che saranno operativi entro maggio, mentre entro luglio si concluderà la valutazione di 13 ulteriori idee progettuali. Altri interventi riguardano la città di Nuoro e l’Area Vasta e ipotesi di fiscalità di vantaggio su cui verranno avviati appositi tavoli di confronto e approfondimento per individuare le soluzioni operative.

 

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