Oristano, il Consiglio comunale dice no al deposito delle scorie radioattive

No al deposito delle scorie radioattive ad Oristano e in tutta la Sardegna. Anche la città arborense esprime la propria contrarietà rispetto all’ipotesi che il deposito della Sogin venga realizzato nell’Isola. Nella giornata di oggi, infatti, il consiglio comunale ha approvato all’unanimità l’ordine del giorno presentato dal sindaco Andrea Lutzu e la mozione della consigliera Anna Maria Uras (Coraggio e libertà). “Oltre a dichiarare denuclearizzato il territorio comunale, i due atti si oppongono all’individuazione dell’isola come sede del deposito”, si legge nel comunicato diffuso dall’amministrazione.

Con il no espresso nella mattinata di oggi, Oristano ingrossa le fila dei comuni che si sono già dichiarati indisponibili ad accogliere i rifiuti radioattivi, tra cui Sennori e Abbasanta, nel mese di agosto, e Ottana e Bolotana. Negli anni scorsi, quando lo spettro del deposito fece per la prima volta capolino sull’isola, molte altre amministrazioni fecero lo stesso.

Insomma, oggi, contro la possibilità che la Sardegna venga scelta per ospitare il deposito della Sogin esiste un vero e proprio movimento dei sindaci guidato dall’Anci – Sardegna, dal Consiglio delle Autonomie locali (CAL) e dalla città metropolitana di Cagliari. Ad inizio agosto, Emiliano Deiana, sindaco di Bortigiadas e presidente dell’Anci, Massimo Zedda, sindaco della Città Metropolitana di Cagliari e Andrea Soddu, presidente del CAL e sindaco di Nuoro avevano ribadito il no a qualunque ipotesi di stoccaggio di scorie nucleari in Sardegna e rilanciato la mobilitazione delle amministrazioni locali sul tema, invitando i sindaci ad approvare una nuova delibera di consiglio comunale contraria all’arrivo delle scorie nucleari.

Intanto, il 13 settembre scadranno i termini per la presentazione di osservazioni nell’ambito della Valutazione ambientale strategica del programma di smaltimento delle scorie nucleari attivata dal ministero dell’Ambiente. Entro la fine dell’anno, come annunciato dal ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda, potrà essere resa nota la Carta delle aree potenzialmente idonee (Cnapi) ad ospitare la struttura.

Sul tema è di recente intervenuta di recente anche l’assessore all’Ambiente Donatella Spano, che ha ribadito “il no della Regione al deposito delle scorie in Sardegna”. La Regione, da parte sua, si è anche impegnata ad intervenire nella valutazione ambientale strategica (Vas) per il Programma Nazionale per la gestione del combustibile esaurito e dei rifiuti radioattivi.

Intanto, per il 12 settembre è previsto il sit-in del comitato No Nucle – No scorie sotto il palazzo del consiglio regionale a Cagliari. In quell’occasione verrà ribadito il no già espresso tramite il referendum consultivo del 2011, quando il 97% dei votanti – si recarono alle urne il 60% degli aventi diritto al voto – respinse l’ipotesi dello stoccaggio dei rifiuti nucleari nell’Isola.

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