Il sito della laveria di Assemini di proprietà della Nuova Mineraria di Silius, società in liquidazione partecipata dalla Regione, è sotto controllo. Lo assicura l’assessorato dell’Industria in una nota stampa divulgata istituzionale questo pomeriggio. Il riferimento diretto è alla denuncia lanciata su Facebook ieri dal sindaco Mario Puddu (M5s) che aveva scritto di aver ricevuto un plico anonimo con alcune fotografie del sito (leggi sotto).
LA DENUNCIA. Puddu (M5s) sindaco di Assemini: “La Laveria di via Coghe una discarica”
Al momento la custodia e il mantenimento in sicurezza del sito – precisa la Regione – è affidato alla Fluorite di Silius, altra società in liquidazione partecipata dalla Regione. La laveria è in sicurezza grazie ai lavori effettuati e ultimati nel 2009, sia per quanto riguarda il contenimento dei cumuli derivanti dagli scarti di lavorazione sia per le opere di impermeabilizzazione del suolo. Nel sito, si spiega ancora, è stata realizzata una barriera impermeabile “jet grouting” di contenimento delle strutture di discarica che pertanto sono state messe in sicurezza impedendo che qualunque tipo di sostanza inquinante possa riversarsi al di fuori dell’area occupata dalle strutture di deposito. La laveria, com’è noto, non è in funzione da quando la società proprietaria è stata messa in liquidazione.
L’analisi delle foto diffuse
Le immagini – si legge nelle nota – non rappresentano la reale – e attuale – situazione all’interno della laveria. In una delle foto vengono inquadrati dei fusti blu: ebbene, buona parte dei fusti si trovano attualmente nella miniera di Silius e non nel sito di Assemini. I fusti, inoltre, sono correttamente stoccati in un magazzino chiuso. Un’altra foto raffigura un sacchetto contenente acido. Il sacchetto, che peraltro appare già dalla foto in buone condizioni di sicurezza, fa parte di una serie di rifiuti che allo stato attuale sono conservati secondo le prescrizioni di legge. E ancora, la foto riguardante una piccola collinetta di detriti è risalente ad alcuni anni fa. Quella collinetta, infatti, oggi è già ricoperta da vegetazione. Infine, riguardo alla foto che ritrae del materiale sepolto nel terreno, c’è da precisare che non si tratta affatto di eternit perché la bonifica dell’eternit nell’area, per molte centinaia di metri quadrati, è stata ultimata addirittura nel 2005. L’assessora Maria Grazia Piras ribadisce quanto già affermato nei mesi scorsi. “Al momento – dice – la laveria è sorvegliata e in sicurezza, in attesa di essere restituita alla fruibilità del territorio”.