“La crisi della Tossilo Spa è frutto della mala gestione aziendale e delle scelte scellerate dei nostri amministratori che ora ci spiegano che l’unica alternativa per risolvere l’emergenza è quella di chiudere le due linee di incenerimento, mettere i lavoratori in Cig, avviare la costruzione del nuovo inceneritore e nel frattempo destinare i rifiuti nella discarica di Ozieri”. Tornano all’attacco i rappresentanti del comitato “Non Bruciamoci il Futuro” e dell’associazione Zero Waste Sardegna in totale disaccordo con gli amministratori comunali di Macomer.
“Sarebbe bastato andarsi a leggere le relazioni degli ultimi anni ai bilanci della Tossilo – scrivono i componenti dei due comitati – per capire che il dissesto era annunciato. Una situazione nota da anni a diversi consiglieri comunali che sino a poco tempo fa facevano parte del Cda della Tossilo. Eppure, non è stata minimamente considerata la possibilità di richiedere lo scioglimento della società, con la presa in carico diretta, come avvenuto già nel passato”. E nulla è stato fatto, denunciano ancora i comitati, per trasformare Tossilo in una piattaforma di rifiuti valorizzabili. “La verità – dicono – è che l’amministrazione di Macomer o ha paura di fare scelte coraggiose, oppure sono forti gli interessi in gioco che vanno difesi prima di tutto”. Altolà al nuovo inceneritore. “Il suo percorso – avvertono – potrebbe essere interdetto da un esito positivo dei ricorsi da noi proposti al Tar.