Tuerredda ‘satura’, denuncia Grig: “Perla del Mediterraneo in agonia”

“Soffocata, coperta da ombrelloni e lettini, ridotta a una kasbah, assediata da centinaia di auto roventi sotto il sole, avvolta da olio solare e odori da cucina”: questa è la spiaggia di Tuerredda  a Teulada, nel Sulcis – secondo l’associazione ambientalista Grig (Gruppo di intervento giuridico). E ancora: “La sabbia non si vede più, calpestata da migliaia di presenze quotidiane”. Nei mesi estivi la cala è super affollata mentre, sostiene il Grig: “Dovrebbe esser salvata da un rigido numero chiuso di auto e bagnanti, come alla Pelosa di Stintino“. Ed ecco che l’associazione punta il dito contro la Regione Sardegna accusata di “ignavia”. Non piacciono nemmeno le linee guida per la gestione delle spiagge, definite “ecologicissime” ma “inattuate”. Una bacchettata anche per l’Amministrazione comunale “dispostissima anche a farla assediare dal cemento” e pure per i vari imprenditori turistici “che lucrano sul luogo”. In chiusura l’ironia sul riconoscimento della “mitica bandiera blu” (nella foto).

 

Svetta su uno dei parcheggi, assegnata dalla Fondazione per l’Educazione Ambientale (F.E.E.). Così, scrive il Grig: “Nell’immaginario collettivo, grazie anche a un’informazione superficiale, è sinonimo di qualità ambientale, in realtà i criteri di assegnazione sono molto di manica larga e spesso e volentieri rappresentano un grossolano maquillage d’immagine per veri e propri scempi ambientali”. Tuerredda rientrerebbe in questo campionario, in chiusura l’ammonimento: “Continuando così, fra qualche anno ne rimarrà solo il ricordo…”.

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