Caprone schiaffeggiato in spiaggia sarà spostato da Capo San Marco

Potrebbe essere allontanato da Capo San Marco, nell’Oristanese, il caprone Willy che è assurto, suo malgrado, alle cronache di questi giorni per essere stato schiaffeggiato da un turista sulla spiaggia della Caletta, con un video finito sul web, e che avrebbe aggredito una donna. Lo stesso padrone precauzionalmente avrebbe deciso di metterlo in sicurezza, mentre il caso è arrivato sul tavolo dell’Enpa nazionale. “Invitiamo tutti alla massima responsabilità. Il proprietario del caprone, affinché lo custodisca con la dovuta cura e le dovute attenzioni. Ma anche turisti e bagnanti, specie quelli che considerano Willy come una mascotte, affinché lo trattino per ciò che egli è. Un essere senziente e non un peluche, né un’attrazione. In ogni caso – fa sapere l’ente – non siamo disposti a tollerare alcun provvedimento discriminatorio nei confronti di Willy”. Secondo l’Enpa “l’unico problema della spiaggia oristanese sono i turisti incivili e irrispettosi della natura e degli animali. Non certo il povero caprone Willy che si è preso gli schiaffi di un bagnante senza reazione alcuna. Dalle immagini – prosegue l’Enpa – si vede il caprone mentre si avvicina tranquillamente ad alcuni bagnanti e un uomo che, per tutta risposta, lo aggredisce colpendolo prima con un oggetto non meglio identificato, poi prendendolo a schiaffi. Nonostante le percosse, Willy mantiene la calma e inizia ad allontanarsi dal gruppo di persone presenti in spiaggia. Questo video è un piccolo compendio di come non ci si debba comportare con un animale, tanto più se appare tranquillo e inoffensivo. Ma il video è anche una evidente conferma della psicosi zoofobica alimentata dalle martellanti campagne allarmistiche su lupi, orsi, cinghiali, nutrie, caprioli e su ogni altra specie animale a noi invisa semplicemente perché sospettata di interferire con le nostre attività. Nel caso in questione, se la presenza di Willy era motivo di preoccupazione i bagnanti si sarebbero dovuti allontanare oppure chiedere aiuto alle autorità o al proprietario di Willy”.

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