Fermare il disegno di legge sull’urbanistica predisposto dalla Giunta Pigliaru e avviare un riesame della normativa, confermando “il livello di tutela previsto dal Piano paesaggistico regionale, estendendolo alle zone interne”. È l’appello al governatore lanciato dal Gruppo di intervento giuridico (Grig) che non usa mezzi termini per bocciare il provvedimento, già al centro di polemiche all’interno del centrosinistra e non solo.
“L’attuale governo di centrosinistra ha dato il via, nell’aprile 2015, a un piano-casa nella logica di Berlusconi, mentre nel marzo scorso ha approvato un disegno di legge con l’idea di ‘snellire’ e ‘semplificare’ i procedimenti, con gravi deroghe al Piano paesaggistico regionale che – spiega l’associazione ambientalista – in questi 10 anni ha resistito al referendum abrogativo, contro la legge ‘Salvacoste’ del 2004, suo presupposto, e a numerosi ricorsi presso i tribunali amministrativi oltre che al goffo tentativo di cancellarlo da parte del governo di Ugo Cappellacci”.
Secondo il Grig, la legge, se sarà approvata, “sarà certamente dichiarata incostituzionale, ma nel frattempo produrrà la destabilizzazione della tutela del territorio dell’Isola, con effetti devastanti specialmente nella fascia costiera”. Al centro della censura alcuni articoli che “darebbero vita a un programma derogatorio durevole, con l’ampliamento di alberghi a pochi passi dal mare (art. 31), favorendo grandi progetti in contrasto con il Ppr (art. 43), con l’aumento delle volumetrie turistiche già dimezzate da precedenti disposizioni”. Ma sono tanti altri i contenuti ritenuti “inaccettabili”, come ad esempio sulle aree agricole.
Infine l’associazione esprime solidarietà e apprezzamento al soprintendente dei Beni culturali Fausto Martino, “per la benemerita azione che svolge in difesa dei beni dell’Isola” e a cui “sono state mosse da esponenti della Giunta regionale insostenibili critiche”.