Nel sud Sardegna, nella spiaggia di La Maddalena di Capoterra, è tempo di pulizia delle spiagge con la stagione ormai alle porte. I lavori sono partiti la scorsa settimana, il 9 maggio, come dimostrano le foto inviateci da un lettore, Giovanni Ruggeri, amministratore di condominio della zona e architetto specialista del paesaggio. Nelle foto-denuncia, inviate anche via mail al Comune, e postate su Facebook si vede chiaramente un trattore con “una maglia dentata di oltre 10 centimentri” arare per rimuovere la poseidonia spiaggiata. Il risultato? Niente alghe e rimossa in parte anche la sabbia. O meglio: “La distruzione della “berma” di contenimento ha provocato l’allagamento della spiaggia e la perdita di almeno cinque metri di arenile”. Un’operazione vietata – in questi termini – dalle norme regionali, come ricorda lo stesso Ruggeri. Così precisa in una lunga e dettagliata nota: (il trattore) “sta causando un gravissimo danno estetico e funzionale. Sparisce la normale morfologia “ad onde” della battigia e viene distrutta la capacità di resistenza all’alta marea ed alle mareggiate attraverso un violento rovesciamento delle banquette di poseidonia. Il preteso livellamento distrugge i numerosi banchi di sedimento organico (conchiglie) creatisi nella stagione invernale e che hanno impreziosito (inutilmente) la spiaggia”. Eppure, “le precedenti operazioni di pulizia” e la ripiantumazione degli arbusti “denotano sensibilità e attenzione verso questo importante compendio ambientale”. I lavori, se ripetuti, come successo nelle scorse stagioni: “Contribuiranno al progressivo deterioramento della qualità del litorale, seppure inizialmente possa apparire funzionale all’immagine di una spiaggia “da cartolina”, così apprezzata dagli utenti”. Il giorno dopo l’apparizione del trattore, il 10 maggio: “c’è stata una piccola mareggiata che ha invaso la spiaggia senza difese, e riempita nuovamente di alghe. I lavori non si sono comunque fermati ma sembrano limitati ad una parte meno compromessa. La forestale è stata interessata telefonicamente”. (mo. me.)
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